
Parliamo spesso di ambiente, di ecologia, di cambiamenti climatici. Ma non sempre ci si sofferma abbastanza su chi, concretamente, sceglie di agire ogni giorno in difesa del nostro pianeta. In Italia, le organizzazioni non governative, le cosiddette ONG, svolgono un ruolo fondamentale nel preservare gli ecosistemi, salvaguardare la biodiversità e promuovere una cultura della sostenibilità. Non si tratta solo di grandi nomi internazionali, ma anche di realtà locali, spesso piccole, che operano con passione e tenacia.
Devo dire, per inciso, che mi sorprende vedere quanto spesso nelle discussioni di attualità si dia più spazio a temi come il casino online non AAMS piuttosto che al lavoro reale, quotidiano, delle persone che si occupano di ambiente. Non sto dicendo che siano argomenti incompatibili, ma certo la proporzione delle attenzioni fa riflettere.
La presenza delle ONG sul territorio italiano
Il panorama italiano delle ONG impegnate nella difesa ambientale è molto variegato. Alcune di queste organizzazioni, come Legambiente o il WWF Italia, sono ben note al grande pubblico. Offrono campagne informative, organizzano eventi pubblici e mobilitano migliaia di volontari. Altre sono meno visibili, magari attive a livello regionale o locale, ma non per questo meno efficaci. A volte mi capita di imbattermi, quasi per caso, in associazioni che si occupano di ripulire aree verdi o monitorare la qualità dell’aria. Rimango sempre colpito da quanto siano motivate, pur contando su poche risorse.
Filiera della coscienza ecologica
Le ONG in Italia non agiscono in solitudine. Collaborano spesso con scuole, università, enti pubblici, aziende e, sempre più spesso, singoli cittadini. Si potrebbe dire che costruiscono una specie di “filiera della coscienza ecologica”, dove ognuno, nel proprio ruolo, contribuisce a generare cambiamenti. Il vero impatto, però, si percepisce più nelle piccole azioni quotidiane che nelle grandi campagne in prima pagina.
Le principali attività svolte dalle ONG ambientali
Parlare genericamente di “tutela dell’ambiente” rischia a volte di rendere tutto un po’ vago. In realtà, le ONG italiane sono impegnate in attività molto concrete e diversificate. Certo, ogni organizzazione ha le sue priorità, ma alcuni temi ricorrono più spesso di altri.
Conservazione delle risorse naturali
Proteggere le foreste, i mari, i parchi naturali. Difendere le riserve di acqua dolce. Sensibilizzare sull’impronta ecologica e sull’uso sostenibile delle risorse. Sono tanti i progetti mirati alla salvaguardia degli ambienti naturali, e spesso hanno anche valore educativo.
Educazione ambientale
Molte ONG investono energie nella formazione, specialmente dei più giovani. E lo fanno in modi diversi: laboratori nelle scuole, guide naturalistiche, progetti didattici ma anche eventi culturali. Non sempre i risultati sono immediati, ma col tempo qualcosa resta, almeno credo.
Campagne contro l’inquinamento
Monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, pulizia di spiagge e fiumi, denuncia di comportamenti illeciti. Le ONG spesso svolgono un ruolo di “sentinelle” del territorio. E quando riescono a far pressione sugli enti pubblici, le cose a volte iniziano a muoversi.
Strumenti e strategie delle ONG
Ma come riescono, in pratica, queste organizzazioni a incidere sulla realtà? Nonostante le difficoltà economiche, utilizzano una gamma piuttosto ampia di strumenti operativi. Alcuni sono decisamente classici, come le raccolte fondi e la mobilitazione del volontariato. Altri sono più innovativi, grazie al digitale.
Strumento | Descrizione | Esempio di utilizzo |
---|---|---|
Petizioni online | Raccolta firme digitali per influenzare decisioni politiche | Petizione contro la deforestazione urbana |
Citizen science | Coinvolgimento dei cittadini nella raccolta dati ambientali | Monitoraggio qualità aria tramite app e sensori |
Crowdfunding | Finanziamento di progetti tramite donazioni collettive | Creazione di orti urbani nelle periferie |
Una crescita lenta ma determinata
Sembra quasi banale a dirsi, ma l’impatto delle ONG spesso non è immediatamente misurabile in numeri. Tuttavia, negli ultimi anni il loro ruolo è cresciuto, anche se un po’ in sordina. L’attenzione verso il cambiamento climatico sta aprendo una breccia tra le nuove generazioni, e molte ONG riescono ad intercettarla benissimo. Non sono perfette, certo, ci sono tante sfide: la frammentazione, la scarsità di fondi, a volte anche la difficoltà nel comunicare coi media. Però portano avanti una missione che, in fondo, riguarda tutti.
3 motivi per cui le ONG sono fondamentali oggi
A volte, quando mi trovo a discutere con amici o colleghi, noto una certa diffidenza verso le ONG. “Sì, ma che fanno davvero?” mi chiedono. Be’, io credo ci siano almeno tre motivi per cui oggi non potremmo farne a meno:
- Agiscono dove lo Stato non arriva, soprattutto a livello locale.
- Rendono l’ambiente un tema vicino alla vita quotidiana, non solo teorico.
- Favoriscono la partecipazione diretta dei cittadini, creando senso di responsabilità.
Forse la loro voce è ancora troppo flebile, sicuramente meno rumorosa di altre. Ma se oggi in Italia si parla di ambiente in modo più consapevole, lo dobbiamo anche – se non soprattutto – a chi ci lavora da anni. E pazienza se non lo fanno sotto i riflettori.